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DOMOTICA
Introduzione alla Domotica
Cambiano i tempi, cambia il modo di pensare, cambia il modo di vivere
la propria casa.
Si crea uno scenario abitativo in cui c'è una crescita continua
dell'uso della tecnologia e "dell'intelligenza" all'interno
dell'abitazione.
Fulcro centrale di questo nuovo contesto abitativo è l'integrazione,
la coesistenza tra tutti gli elettrodomestici ed i servizi abitativi
che non devono essere più considerati come parti singole e isolate
dalle altre.
La domotica è una disciplina che si occupa dell'integrazione dei
dispositivi elettronici, degli elettrodomestici, di sistemi di comunicazione
e controllo che si trovano nelle nostre abitazioni, col fine di migliorare
la qualità della vita.
Con la domotica è possibile la gestione integrata dei principali impianti presenti in casa:
- gestione del riscaldamento e comfort ambientale
- gestione dell'illuminazione e apparecchi elettrici
- gestione della sicurezza (security, safety)
- gestione degli impianti audio-video
- gestione delle comunicazioni e trasferimento dati.
I componenti di un sistema domotico
Ogni sistema domotico, a prescindere dai protocolli usati, prevede dei componenti con funzionalità comuni.
UnitÀ centrale:
È il cuore del sistema domotico, elabora i segnali provenienti in input dai sensori e dalle interfacce utente e gestisce i dispositivi periferici. Può essere un pc dedicato o una centralina domotica con sistema operativo embedded.
Interfacce utente:
Sono una parte fondamentale, in quanto permettono all'utente finale di interagire con il sistema. È necessario che le interfacce siano semplici e di facile utilizzo (user-friendly).
Dispositivi ausiliari:
Trasduttori, sensori (dispositivi che raccolgono i segnali dall'ambiente), attuatori (traducono i comandi ricevuti, in azioni sui dispositivi connessi), circuiti di interfaccia (es. smart adapter).
Gateway residenziale:
Unità per la connessione con la rete di comunicazione esterna.
I mezzi trasmissivi
Il mezzo trasmissivo utilizzato assume un ruolo fondamentale all'interno di un sistema domotico, in quanto lo rende adeguato ad un'eventuale e semplice ampliamento e quindi scalabile.
I mezzi trasmissivi possibili per la rete di interconnessione sono:
Onde convogliate
Sistema di trasmissione dati che utilizza i conduttori di distribuzione
dell’energia elettrica 50-60Hz.
Tutti i componenti del sistema sono collegati in parallelo e comunicano
tra loro attraverso la rete elettrica grazie ad opportuni dispositivi.
Il vantaggio nell'utilizzare le onde convogliate risiede nel fatto
che viene sfruttata la linea elettrica esistente, evitando il problema
dell'installazione
di nuovi cavi.
I comandi vengono inviati sulla rete elettrica e raccolti dalle utenze
interessate attraverso un codice di indirizzamento univoco.
Possibili problemi con questa tecnologia sono quelli relativi alle
interferenze, che possono essere superati con l'adozione del cosiddetto
filtro di linea.
Una limitazione è la bassa velocità di trasmissione.
InfrarossI
La trasmissione ad infrarossi è un metodo di comunicazione senza
fili, limitato principalmente dal vincolo di direzionalità del
segnale e dalla forte attenuazione in presenza di ostacoli tra il trasmettitore
e il ricevitore.
Appare fondamentale una standardizzazione per la possibile presenza
contemporanea di più periferiche di diversi produttori con necessità di
comunicazione.
Radiofrequenza
Metodo di trasmissione basato su onde radio.
La trasmissione radio in bassa potenza è un mezzo per realizzare
semplici controlli, riducendo al minimo l'installazione. Questo mezzo
copre facilmente l'intera casa senza bisogno di ripetitori, ma occorre
evitare di trasmettere segnali non desiderati agli impianti delle abitazioni
vicine.
Un problema nella standardizzazione di questo mezzo, sta nel fatto
che le bande consentite di frequenza variano da paese a paese.
BUS di linea (Doppino ritorto).
È un sistema di trasmissione di segnali che utilizza una coppia di
conduttori dedicati.
Il doppino ritorto è il mezzo di trasmissione più semplice,
ma richiede un maggiore lavoro di installazione per la posa dei cavi,
rispetto ai mezzi fino ad ora considerati.
Questa tecnica di trasmissione è molto flessibile e si presta
bene soprattutto in abitazioni molto grandi con un gran numero di componenti.
Fibra Ottica
Mezzo di trasmissione che permette il trasferimento dati tramite segnali
luminosi che viaggiano all’interno di una guida d’onda.
Altissime velocità di trasferimento dati e immunità dai
disturbi elettromagnetici i punti forti.
I principali standard tecnologici
X10
Il protocollo x10 nasce nel 1976 prevedendo un sistema monodirezionale,
ossia con comunicazioni provenienti dai comandi e dirette esclusivamente
ai dispositivi di attuazione ; viene aggiornato nel 1978 (x10-pro),
con l'aggiunta del colloquio dai dispositivi di attuazione verso i
comandi,
così da effettuare la lettura dello stato.
Il protocollo x10 utilizza le onde convogliate, ossia sfrutta la linea
elettrica esistente, per la trasmissione dei comandi ai dispositivi
a bassa velocità (50 bps in Europa).
Ogni dispositivo è identificato da un indirizzo composto da una
lettera (A-P) chiamata anche house code e un numero (1-16); con questo
protocollo si possono, dunque, collegare fino a 256 dispositivi o gruppi
di dispositivi.
E' costituito da trasmettitori, che vengono rappresentati da interruttori
o switch da parete, pulsanti, interfacce per pc e ricevitori che possono
pilotare carichi elettrici attraverso relè o dimmer (per selezionare
l'intensità luminosa desiderata). Possono essere presenti anche dei piccoli telecomandi per il controllo
senza fili, via onde radio.
Questo protocollo è ampiamente diffuso negli Stati Uniti, ma è noto
e utilizzato anche in Europa, grazie al gran numero di dispositivi compatibili
presenti sul mercato.
EIB (European Installation Bus)
L'EIB è lo standard fondato dall'EIBA, società nata a Bruxelles
nel 1990.
Questo è uno standard aperto a tutti i costruttori che intendono
sviluppare soluzioni per home e building automation. Per sviluppare un
prodotto compatibile EIB è necessaria una BAU (bus access unit);
esistono sul mercato numerosi apparati di accesso alla rete EIB .
Lo standard EIB può essere utilizzato su più mezzi trasmissivi:
doppino, powerline, ethernet, infrarossi, radiofrequenza.
Il protocollo dello standard EIB è sviluppato sui sette livelli
del modello OSI, i pacchetti possono avere lunghezza variabile (max 14
byte). La velocità di trasmissione è relativa al mezzo
trasmissivo utilizzato, la massima velocità si raggiunge su Ethernet,
fino a 10 Mbs.
Il massimo numero teorico di dispositivi che possono essere collegati è 61.455
(16 bit di indirizzo fisico e 16 bit di indirizzo di gruppo), parametro
che dipende da vari fattori quali mezzo trasmissivo utilizzato, alimentazione,
disturbo elettromagnetico.
Non vi sono limitazioni per quanto riguarda la topologia di rete, a
patto che si evitino i loop.
BatiBUS
Lo standard Batibus è stato il primo bus sul mercato europeo.
Nel 1990 è stato fondato il BatiBus Club International con il
solo scopo di promuovere le applicazioni dello standard BatiBus.
BatiBus è uno standard aperto, è possibile sviluppare prodotti
sulla base di questo standard.
Il mezzo trasmissivo utilizzato da BatiBus è il doppino, su varie
topologie di rete: stella, anello, bus, albero, oppure una loro combinazione.
Ogni pacchetto di comunicazione è composto da un numero fisso
di byte di controllo che sta ad indicare il tipo di apparato da gestire,
il controllo dell'errore, l'indirizzo e un numero variabile di byte di
dati, che contiene ad esempio istruzioni, comandi e gestione rete.
La velocità di trasmissione è di 4800 baud.
CEBUS (Consumer Electronic Bus)
È stato introdotto nel 1994, sviluppato dall' EIA (Electronic Industries
Association), associazione americana.
È uno standard integrato multimediale per sistemi di automazione domestica,
le sue principali caratteristiche sono la flessibilità e la modularità;
tuttavia non è un protocollo molto diffuso.
I dispositivi che lo impiegano devono tuttavia possedere sufficiente
potenza di elaborazione per poter gestire i dati in transito sulla
rete.
BLUETOOTH
L'associazione Bluetooth è stata fondata nel 1998 dai maggiori
produttori di apparati di telefonia, elettronica e informatica come Ericsson,
IBM, Intel, Nokia e Toshiba.
Lo scopo è quello di immettere nel mercato uno standard economico
attraverso un sistema radio che opera su frequenze di circa 2,4 GHz consentendo
ad apparati elettronici ed informatici la comunicazione tra loro e lo
scambio di dati con velocità massima raggiungibile uguale a 1
Mb/s relativa ad una distanza di poche decine di metri.
EHS (European Home System)
Fondato nel 1992 dall'associazione EHSA (European Home System Associations), è nato
col progetto europeo ESPRIT, con l'obiettivo di promuovere uno standard
aperto, per garantire la comunicazione tra apparati nell'ambito di una
rete domestica o all'interno dell'ufficio, utilizzando i più comuni
mezzi trasmissivi esistenti.
E' basato sui 7 livelli del modello OSI.
Con questo sistema è possibile assegnare milioni di indirizzi,
dunque controllare altrettanti dispositivi collegati alla rete, riuniti
in gruppi di 256 elementi.
EHS prevede la funzionalità Plug & Play che consente il vantaggio
di una totale compatibilità tra i dispositivi EHS, permette una
configurazione automatica e una flessibilità di posizionamento,
inoltre gode di un efficace metodo di correzione degli errori, allo scopo
di assicurare un'alta affidabilità al sistema.
EHS ha partecipato al processo di "Convergenza", che è alla
base della nascita dello standard Konnex.
Ethernet
Lo standard Ethernet, conosciuto come IEEE 802.3, è nato per collegare
tra loro, in modo semplice ed efficiente, dispositivi e risorse di rete.
I protocolli utilizzati permettono un transito di dati con velocità comprese
tra 1Mb/s ed 1Gb/s, utilizzando cavi coassiali (ora poco usati), doppino
ritorto (cavi Cat. 5 e 6) e fibra ottica.
I costi limitati e ad un’alta affidabilità, ma soprattutto
la crescita di Internet, hanno favorito una notevole diffusione di questo
protocollo che è diventato quello maggiormente utilizzato nelle
reti LAN, inoltre ha avuto una buona diffusione anche in campo industriale,
dove è utilizzato per il controllo e monitoraggio di impianti
e sistemi.
In campo domotico viene impiegato grazie alla sua versatilità e
al grande numero di dispositivi compatibili di applicazioni disponibili
sul mercato.
Jini
Jini è stato prodotto dall'azienda americana Sun, si tratta di
una tecnologia software, abbastanza complessa, che ne unisce altre già esistenti.
Letteralmente la parola araba Jini significa mago e sta ad indicare
una tecnologia che permette alle reti domestiche, ma anche a quella
aziendali
di autoconfigurarsi, dunque con questo sistema si potranno connettere
in rete dispositivi come stampanti ma anche i più comuni elettrodomestici
come forno a microonde, lavatrice e frigorifero.
Per la connessione è necessario collegare ogni apparato ad una
presa di rete, in questo modo ogni altro dispositivo presente sulla rete
si accorgerà della presenza di un nuovo componente e potrà così iniziare
la comunicazione; al momento del collegamento, ogni dispositivo viene
inserito automaticamente sul registro di rete, dunque per poter effettuare
una comunicazione bisognerà rintracciare il dispositivo, con un
servizio di ricerca specifico e di conseguenza scaricare dal dispositivo
stesso il codice Java necessario per la comunicazione.
Un aspetto molto importante è l'estensione al modello di sicurezza
di Java che consente l'esecuzione sicura del codice scaricato dalla Rete.
Il modello originale di sicurezza Java è basato sulla località:
un applet, una volta giunto su un client può accedere solo ai
servizi residenti sulla macchina da cui è stato scaricato.
Ogni servizio gestisce una lista di controllo che specifica chi è autorizzato
all'accesso.
HBS (Home Bus System)
L'Home Bus System nasce nel 1988, da l'Electronic Industries Association
of Japan, un'unione di società giapponesi, per rispondere all'europeo
EHS e all'americano CEBus.
Questo standard è sviluppato su un cablaggio composto da due cavi
coassiali e da otto coppie di cavi twisted-pair che vengono collegati
ad apparati audio, video e di telefonia.
EDS (En-Decoder System)
Il sistema EDS è stato sviluppato da World Datapark nel 1992.
Questa tecnologia è basata sulla trasmissione bidirezionale impulsiva,
in stati digitali e analogici attraverso 4 tipologie di dorsali BUS diverse
con banda passante che va da 3 Hz a 5/6 MHz: DataBus, ParkBus (capacitiva),
WideBus (a larga banda ), VitualBus (virtuale).
DataBus, ParkBus e WideBus necessitano di un monofilo telefonico non
schermato riferito a terra, mentre il VirtualBus non ha bisogno di
un mezzo trasmissivo fisico, la comunicazione avviene attraverso onde
convogliate
o frequenza radio.
KONNEX
L’associazione konnex è nata nel 1999, dalla fusione di
3 associazioni: BCI (Batibus Club International), EHSA (European Home
System Association), EIBA (European Installation Bus Association).
Nell’ottobre 2002 nasce Konnex Italia, con l’obbiettivo di
diffondere la conoscenza e l’installazione del protocollo unico
KNX nel nostro paese.
La convergenza dei tre consorzi europei, importantissima per il mondo
della domotica, fa emergere il bisogno estremo di uno standard, il
bisogno di una base solida e strutturata con la quale far esplodere
il mercato
e diffondere il tema home-automation.
E’ questo infatti lo scopo di konnex, riuscire ad avvalersi del
titolo di standard unico, in modo tale da riunire tutte le tecnologie
attualmente presenti e sostenere la standardizzazione della piattaforma
di comunicazione e l’interoperabilità di dispositivi diversi;
inoltre konnex si propone, attraverso la concessione del marchio KNX,
che diverrà sinonimo di qualità, di certificare i produttori
dei dispositivi che adottano KNX, e tutelare questo processo di certificazione.
Il marchio KNX è conforme alla normativa EN 50090, relativa ai
sistemi HBES (home & building elettronic systems).
Konnex è una soluzione integrata che può soddisfare i seguenti
tipi di esigenze di automazione domestica: gestione illuminazione, gestione
climatizzazione, controllo e gestione carichi elettrici, gestione tapparelle
ecc.
Il sistema Konnex è un sistema decentralizzato ad intelligenza
distribuita, dove l’intelligenza risiede in ogni singolo dispositivo,
ciò è un buon vantaggio, ad esempio se un dispositivo non
funziona correttamente è possibile con maggior tempestività agire
sul guasto o sostituire direttamente il dispositivo senza tempi di attesa
troppo lunghi.
I media supportati da konnex sono : twisted pair (type 1 e 0), powerline
110 khz ,powerline 132 khz, radio frequenza, infrarossi.
Sul bus konnex-EIB è possibile collegare massimo circa 12000 dispositivi,
ogni apparato collegato al bus viene identificato dal n° di campo
(insieme di 12 linee bus), n° di linea di campo, n°apparato della
linea.
Per quanto riguarda la configurazione sono disponibili 3 modalità:
S-mode (system mode ), ad uso di installatori esperti, modalità che
mette a disposizione l’utilizzo di tutte le funzioni disponibili,
dunque permette di rispondere ad ogni tipo di esigenza.
E-mode (easy mode): ad uso di installatori con competenze medie, mette
a disposizione meno funzioni rispetto al S-mode, visto che i componenti
sono già preconfigurati con parametri standard.
A-mode (Automatic mode) : questa modalità permette di agevolare
la configurazione da parte dell’utente finale, i tipi di componenti
A-mode dispongono di meccanismi di configurazione automatica che permettono
di collegare i dispositivi ad altri dispositivi di tipo A-mode presenti
nella propria rete domestica.
Tutti gli elementi della rete vengono configurati mediante l’ausilio
di un unico tool software, denominato ETS (Engineering tool software),
che è composto da due parti principali: gestione progetti e prodotti
e messa in servizio test .
Sicuramente un limite di questa tecnologia è la lentezza, dunque
poco adattabile alla gestione video, comunque a vantaggio dell’affidabilità del
sistema.
Scenari Tipici
Uno scenario è un insieme di operazioni, svolte sequenzialmente,
che vengono attuate con un solo comando. E' possibile creare i propri
scenari personalizzati secondo le singole esigenze ...e magari con un
pò di creatività.
Di seguito un elenco degli scenari più tipici.
Scenario giorno:uno scenario tipico di risveglio può essere
quello di alzare le tapparelle, impostare la temperatura desiderata in
alcune
stanze dell'abitazione, scaldare l'acqua in bagno e magari riempire
la vasca.
Infine è possibile mettere in funzione la macchinetta del caffè,
così da trovare un caffè caldo subito al risveglio.
Scenario notte: mentre si va a dormire è neccessario
fare il giro della casa e spegnere tutte le luci, tirare giù ogni
tapparella, spegnere i caloriferi, chiudere il portone d'ingresso,
inserire l'allarme
di sicurezza... tutto questo è possibile con un solo comando
che permette di eseguire tutte queste operazioni in modo sicuro e veloce.
Scenario lavoro: possiamo immaginare lo scenario lavoro
come quello impostato per la maggior parte della giornata. Si può pensare
ad uno scenario nel quale si attiva l'allarme di sicurezza e antintrusione
in tutte le stanze dell'abitazione, si spengono le luci, si imposta
una temperatura tale da poter tenere leggermente calda la casa.
Scenario cena:In questo scenario si può pensare di accendere
la luce in sala da pranzo e magari in cucina, assicurandosi di spegnere
tutte le altre, alzare leggermente la temperatura nella stanza interessata,
impostare l'allarme di sicurezza in ogni stanza tranne in quella in
cui sta consumando la cena, onde evitare falsi allarmi.
Scenario relax: attivando questo scenario le tapparelle
si abbassano, diminuisce l'intensità delle luci, la temperatura
viene aumentanta un pò,...e si accenderà l'impianto stereo
con la musica preferita.
Scenario film: Attivare lo scenario film e sedersi comodamente sul
divano..intanto si chiude il portone, si imposta l'allarme di sicurezza
e antintrusione,
si abbassano le tapparelle, la temperatura e l'intensità delle
luci vengono impostate al valore desiderato, l'impianto audio-video si
accende e non rimane che vedere il film!
Sensori ed attuatori per la sicurezza antintrusione e la sicurezza ambientale
In un impianto domotico il sistema per security e safety ha un'estrema
rilevanza.
Esiste una grande varietà di dispositivi che contribuiscono alla
sicurezza della nostra abitazione.
sensori volumetrici a infrarossi: vengono utilizzati
per determinare la variazione della temperatura, dovuta ad un corpo
in movimento, in
un ambiente.
Il sensore a infrarossi ha un raggio d'azione di 90°, dunque va posizionato
in un angolo della stanza da sorvegliare, ad un'altezza di circa 2,20
metri. E' neccessario prima di applicare questo dispositivo, esaminare
esattamente le esigenze e la posizione dell'arredamento, onde evitare
di oscurare il raggio d'azione del sensore.
contatto magnetico:Il contatto magnetico viene utilizzato comunemente per la sicurezza perimetrale dell'abitazione, dunque viene spesso installato sulle porte e sulle finestre. È costituito da un magnete montato sulla parte "mobile" dell'oggetto che deve essere controllato (es. sulla porta), e un contatto "reed", posizionato sul telaio.Il reed rimane chiuso finchè il manete non viene allontanato.
contatti a filo per tapparelle:Determinano un allarme dovuto al sollevamento e al taglio della tapparella. È costituito da un avvolgitore meccanico e da una scheda elettronica, che dovranno essere installati all'interno del cassonetto contenente l'avvolgitore. Il terminale a filo invece, verrà collegato alla parte inferiore della tapparella.
sirena interna: è un dispositivo che viene comunemente installato
in una zona abbastanza centrale dell'abitazione , in modo che sia facilmente
visibile. È dotato di avvisatore acustico, dunque a causa del suo
suono
molto intenso è opportuno istallarla lontano dalle camere da
letto.Ulteriori attenzioni se si possiedono animali domestici che potrebbero
risentire
del forte suono.
sirena esterna con lampeggiatore: è un dispositivo
elettronico che viene posizionato all'esterno dell'abitazione, in modo
tale che sia
facilmente
visibile dalla strada, ma poco accessibile per i possibili ladri. Questo
dispositivo è contenuto all'interno di un contenitore robusto,
resistente agli urti e ai fattori climatici, è costituito da
un avvisatore acustico, un contatto antimanomissione, un lampeggiante
e
una batteria tampone.
rivelatore ottico di fumo: questo dispositivo, che viene solitamente installato sul soffitto, rivela e segnala la presenza di fumi. A segnalazione avvenuta è possibile attivare gli impianti di spegnimento e a seconda dei casi, anche la richiesta di intervento del personale specializzato.
rivelatore di gas: rivela la presenza di gas e segnala un allarme se viene superata la cosidetta soglia di sicurezza. Il posizionamento di questo dispositivo varia a seconda del gas, se si prevvede un gas pesante (gpl) è necessario posizionare il rivelatore gas a circa 40 cm dal pavimento, invece se si tratta di un gas leggero, come il metano, il dispositivo verrà installato a 20 cm dal soffitto.
sensore per l'acqua: Attiva un allarme in presenza d'acqua. Viene
installato nei bagni e nelle cucine, stanze nelle quali è possibile un allagamento
a causa di qualche guasto ad un elettrodomestico. Va posizionato a circa
2-3 cm dal pavimento, in una posizione che sia poco invasiva per l'estetica
della stanza.
Per evitare falsi allarmi, magari dovuti ad una goccia d'acqua che
accidentalmente è arrivata
al sensore, è possibile installare 2 sensori per stanza, e far
scattare l'allarme solamente se entrambe i sensori rivelano la presenza
d'acqua.
elettrovalvola gas: in caso di allarme "fuoriuscita gas" consente di interrompere il flusso di gas immediatamente. Il riarmo dell'elettrovalvola è solitamente manuale, anche se alcuni sistemi intelligenti consentono il riarmo da remoto via sms, una volta risolto il problema. Va posizionata a valle del rispettivo contatore gas.
elettrovalvola acqua: In caso di allarme consente di interrompere il flusso d'acqua all'istante, per evitare ulteriori danni. Va posizionata a valle del rispettivo contatore dell'acqua.
troverete un pesce.
Ovidio